L’ATELIER

PROFILO


L’atelier Cav. Marco Sellitto, realizza esclusivamente chitarre classiche da concerto dal 2010, anno in cui l'atelier venne fondato per iniziativa di Marco Sellitto, ingegnere e chitarrista classico.

Passione per la musica , competenza scientifica, grande abilità artigianale, continua ricerca tecnologica e severa selezione dei materiali sono i requisiti necessari per realizzare una chitarra Cav. Marco Sellitto.

L’atelier, rifiuta ogni logica produttiva di tipo industriale e persegue l’obiettivo di una qualità senza compromessi, identifica la realizzazione di ogni strumento, e nella fattispecie il suono che ne scaturirà, come forma di espressione artistica dell’autore e conseguentemente, realizza tutti pezzi unici.

vision

Portare, nel mondo della chitarra classica : il suono perfetto

mission

L’atelier Cav. Marco Sellitto è nato da una sfida, dimostrare che:

 1) come ogni altra opera dell’ingegno umano, la chitarra classica possa e debba essere soggetto ad uno sviluppo artistico e al contempo, tecnico scientifico, ma senza che ciò costituisca un tradimento verso quel glorioso passato che ne ha scritto la storia e ne ha costituito le basi imprescindibili per una sua continua evoluzione. Di conseguenza, che


2) la chitarra classica, possa essere lo strumento musicale con cui si può realizzare il suono perfetto.


Sin dalla sua fondazione, l’atelier attraverso l’opera del suo fondatore e ricercatore, Marco Sellitto, ha portato avanti con coerenza una propria filosofia acustica e di conseguenza costruttiva, che si può riassumere in pochi, ma fondamentali punti:


• Creare un suo modello di chitarra classica da concerto, (unico modello realizzato e quindi, proposto dall’atelier) , e destinato al mercato professionale dei grandi concertisti.

• Escludere ogni processo imitativo ed perseguire una PROPRIA idea di un suono “ Cav. Marco Sellitto” , ispirato dai suoni degli strumenti della tradizione Spagnola , in particolare, a quella dei maestri Torres e Simplicio .

   • Realizzare ogni strumento individualmente (viene realizzato un sono strumento alla volta, frutto dell’ispirazione del maestro, conseguentemente ogni chitarra dell’atelier è
      unica), rifiutando ogni processo di tipo industriale e ogni forma di replica.

    • Implementare una realizzazione senza compromessi

    • Utilizzare solo i migliori materiali

    • Portare avanti incessantemente l’opera di ricerca scientifica, attraverso un reparto interno di “Research & Development”, che in maniera continuativa, ha portato sempre più
       in alto il limite della” propria asticella” delle prestazioni acustiche, inseguendo obiettivi prestazionali sempre più elevati, fino a raggiungere l’obiettivo definitivo che si è
       tradotto nel modello di chitarra classica da concerto oggi proposto dall’atelier e brevettato in alcune delle sue componenti


Conclusioni :

A distanza di circa dieci anni di ricerca e innovazione, con le sue realizzazioni, l’atelier Cav. Marco Sellitto, ritiene di aver coerentemente portato avanti questa missione, contribuendo ad apportare nuovi stimoli, virtuosi, all’intero settore della chitarra classica sia per i concertisti che per i compositori, con la realizzazione del suo originale modello di chitarra classica da concerto, ma soprattutto del suo originale e caratteristico suono, in cui si riflettono:


La continuità della tradizione classica

 e le

innovazioni apportate grazie ad una instancabile passione per il suono ed il know how nel campo dell’Ingegneria acustica.


In sintesi :

Innovazione, passando per la valorizzazione della liuteria storica, in particolar modo quella dei maestri Antonio De Torres e Francisco Simplicio e innestando su di essa la nostra attività di ricerca e le nostre innovazioni… riflettendo così, nei nostri strumenti : la continuità della tradizione classica e le innovazioni apportate grazie ad una instancabile passione per il suono ed il nostro know how nel campo dell’Ingegneria acustica

tradizione

La tradizione rappresenta le nostre radici, la nostra storia, quel passato la cui conoscenza non rimane confinata nell’ambito della nozione, ma diventa nutrimento, linfa vitale per il nostro modo di essere, di sentire e di vivere oggi. Anche la chitarra pensata da Antonio de Torres non sorgeva dal nulla, nel deserto: era l’evoluzione, il culmine di una tradizione che affondava le sue radici nella liuteria andalusa, i cui maestri e le cui opere certamente Torres conobbe, e che mise alla base del suo lavoro, aggiungendovi la sua genialità. A mia volta, ho trovato la mia ispirazione e il fondamento del mio lavoro nella sua opera, come anche  in quella delle chitarra sperimentale a doppia semi buca di Francisco Simplicio,  ho poi cercato di procedere lungo una strada che scoprivo nel momento stesso in cui muovevo un passo avanti: non c’era un percorso libero già tracciato, c’era solo l’esigenza di proseguire. Come dice Antonio Machado: “Viandante, non esiste sentiero: si fa la strada nell’andare ”.